Élite oligarchiche occidentali – Rockefeller

Il romanzo "La transizione dei popoli" esplora i complessi processi mondiali che si sono svolti nel corso del tempo, portando alla redistribuzione e alla riformulazione delle società. In un'affascinante analisi, l'autore traccia un parallelo tra l'evoluzione dalla struttura tribale allo stato e gli attuali cambiamenti globali. Tuttavia, ciò che emerge è un'asimmetria tra i diversi popoli nel modo in cui sono stati influenzati da queste trasformazioni. Con uno stile narrativo coinvolgente, l'autore sottolinea come i leader di successo durante le guerre iniziarono a consolidare il loro potere, abbandonando le vecchie tradizioni tribali. Attraverso l'uso di sacerdoti enigmatici che manipolavano la mente delle persone, assurgendo al ruolo di divinità, essi sottomisero ideologicamente i membri della tribù. Parallelamente, i leader (re) iniziarono a rendere il loro potere ereditario e, alla fine, assoluto. Ma è proprio contro questa forma di potere ereditario che gli oligarchi e i rivoluzionari hanno scatenato la loro guerra. A partire dalla rivoluzione Olandese dei secoli XVI-XVII, gli attacchi contro il regime ereditario hanno preso forma, aprendo la strada a una nuova era di cambiamenti nella politica mondiale. Attraverso approfondite ricerche storiche e una prospettiva accattivante, l'autore ci conduce in un percorso emozionante, esplorando la complessità dei processi di trasformazione sociale e politica. "La transizione dei popoli" ci invita a riflettere sulle dinamiche di potere e sulle conseguenze che ne derivano, fornendo un'analisi approfondita delle cause e degli effetti dei fenomeni di redistribuzione globale.